Musetti-Cobolli: un derby che è soprattutto un abbraccio
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Musetti-Cobolli: un derby che è soprattutto un abbraccio
Musetti-Cobolli: un derby che è soprattutto un abbraccio
31/08/2025
New York, 30 agosto 2025 – Non è stata solo una partita di tennis. È stata una storia di amicizia, di crescita parallela e di rispetto reciproco. Lorenzo Musetti avanza agli ottavi di finale degli US Open dopo il ritiro di Flavio Cobolli sul punteggio di 6-3, 6-2, 2-0, ma il dato tecnico è quasi un dettaglio rispetto a quello che si è visto e sentito sul Louis Armstrong Stadium.
Musetti è partito leggero, sciolto, con il suo tennis elegante che sul cemento sta trovando sempre più fiducia. Cobolli, invece, ha iniziato a fare i conti con il fisico già nel secondo set, rallentando il servizio e accorciando gli scambi. Sul 2-0 del terzo set, dopo aver provato a resistere, ha guardato l’amico negli occhi e ha detto basta.
Il pubblico ha applaudito a lungo, ma la vera immagine che resterà è l’abbraccio tra i due: non un gesto di circostanza, ma la fotografia di una vita condivisa.
Musetti e Cobolli si conoscono da quando avevano nove anni. Tornei junior, allenamenti in nazionale, prime trasferte lontano da casa. Sempre insieme, spesso avversari, sempre complici. Musetti ha raccontato commosso: “Probabilmente è il mio migliore amico nel Tour. Non avrei mai voluto che finisse così”.
Cobolli, con il cuore pesante, ha risposto: “Era l’ultima cosa che volevo fare. Lorenzo merita di stare tra i migliori, deve solo crederci fino in fondo”. Parole che dicono molto più di mille statistiche.
Il 2025 è l’anno della maturità per entrambi:
Musetti, semifinalista a Parigi e ora agli ottavi a New York per la prima volta, ha finalmente trovato il coraggio di giocare più vicino alla linea di fondo anche sul cemento. Il suo rovescio a una mano, marchio di fabbrica, brilla di nuova solidità.
Cobolli, invece, ha vissuto mesi di splendore: due titoli ATP, i quarti a Wimbledon, e soprattutto la sensazione di essere pronto a stare tra i grandi. L’infortunio che lo ha fermato a New York non cancella una stagione che rimarrà come svolta.
C’è un’immagine che resterà più forte di tutto: Musetti che stringe Cobolli, quasi a voler dire “ci siamo ancora, entrambi”. Non importa chi avanza e chi si ferma: l’Italia tennistica si gode due ragazzi che hanno imparato a competere senza smettere di volersi bene.